Distanza e tempi di navigazione
Marina di San Vincenzo -> Capraia
30 mn
5h circa
Luoghi di Interesse
Sull’isola sono presenti solo due centri abitati: il nucleo del porto e il paese, borgo più antico a ridosso del forte di San Giorgio.
L’isola offre numerosi siti di interesse storico raggiungibili grazie a sentieri e mulattiere.
Da segnalare il Miglio Blu di Capraia , un corridoio riservato alla balneazione in sicurezza.
Capraia è considerata un piccolo paradiso geologico. Si tratta dell’unica isola vulcanica dell’arcipelago frutto di una doppia eruzione.
Quasi contemporaneamente al primo cataclisma, circa 10 milioni di anni fa, avvenne lo sviluppo di un più piccolo camino vulcanico presso l’odierna Punta della Zenobito.
Coste scoscese a picco sul mare, suggestive rocce portate a nudo dall’erosione del vento e del mare, documentano il susseguirsi delle eruzioni e delle stratificazioni laviche. Tutto ciò è ben visibile nella famosa Cala Rossa, sicuramente una delle cale più particolari dell’arcipelago, dove le pareti rocciose a forma di tronco di cono presentano dei colori che variano dal rosso al nero.
La naturale conformazione del territorio, la ricchezza e varietà della vegetazione e delle specie faunistiche, la stessa distanza dalle coste toscane, fanno indubbiamente di Capraia l’isola più “selvaggia” dell’Arcipelago. A terra è tutelata la maggior parte del territorio, suddiviso in diversi livelli di protezione.
Nel mare di Capraia, in pieno Santuario dei Cetacei Pelagos – l’area marina protetta più grande d’Europa compresa tra il territorio francese, monegasco e italiano – si può avere la fortuna di incontrare delfini, capodogli, balenottere e stenelle. Dopo decenni di assenza è stata anche accertata la presenza della foca monaca.
Sono tutelati come zona A gli isolotti: La Peraiola, Le Formiche, Lo Scoglione, lo Scoglio del Gatto, e lo Scoglio della Manza. Nel 2017 è stata introdotta una nuova zonazione a mare che ha modificato le aree in cui sono consentite la pesca sia professionale che sportiva e le modalità di rilascio delle autorizzazioni.
Curiosità e cenni storici
Nell’isola si producono artigianalmente ottimi mieli, profumatissime birre e magnifici caprini. Il pescato del giorno è alla base della gastronomia del posto ed in particolare di un caratteristico e suggestivo locale che, nell’ottica della pesca sostenibile, stabilisce il proprio menù a seconda delle disponibilità del mare e della stagionalità dei prodotti.
Da non perdere le frittelle e le zuppe di “samula” (specie di aglio selvatico) insieme ai totani, ai quali è dedicata la più importante e popolare festa dell’isola, che si celebra ogni anno alla fine di ottobre.
Notevole la presenza dell’avifauna stanziale e migratrice: tra le specie marine incontriamo i marangoni dal ciuffo, le berte e l’ormai raro gabbiano corso adottato, in volo su un’onda increspata, come simbolo del Parco Nazionale Arcipelago Toscano.
Tra quelle terrestri per i rapaci sono presenti il gheppio, le poiane, il falco pellegrino e di recente il falco pescatore. Tra gli alati più vistosi è anche il corvo imperiale. Grande è il numero dei migratori soprattutto a primavera presso lo Stagnone, luogo di osservazione privilegiato, coperto dalle spettacolari fioriture di ranuncolo d’acqua.
Il Miglio Blu Di Capraia è destinato all’attività di nuoto libero in mare aperto, swimtrekking e snorkeling, un percorso in andata e ritorno che consente di nuotare praticamente per un miglio nautico nelle acque smeraldine di Capraia, ed in cui vige il divieto di navigazione, di ancoraggio e di ormeggio. È stato realizzato mediante la collocazione di ventidue boe (alcune delle quali dotate di segnalazione luminosa notturna) lungo una linea che si sviluppa davanti all’abitato di Capraia, tra la zona estrema a sud del porto, poco prima della Grotta sotto la Torre (accessibile a tutti da terra), e la Torretta al Bagno, anch’essa accessibile da terra, con un tragitto lungo circa 1100 m e largo circa 20-25 m.
Il Forte di San Giorgio, l’ Ex Colonia Penale, la Torre del Porto, la Chiesa di Santo Stefano, la Chiesa dell’Assunta, la Chiesa di San Nicola, la Chiesa e il convento di San Antonio.
Floristicamente l’isola è un vero e proprio laboratorio naturale: delle oltre 650 specie vegetali censite, quasi il 3% è endemico, tra cui alcune specie presenti nell’isolotto della Peraiola (o isola dei gabbiani): la linaria capraria, la borragine nana e la centaurea di Capraia.
L’area centrale di Capraia è la più montuosa dell’isola e il rilievo maggiore è Monte Castello alto 445 metri slm. Il verde manto di questa zona è costellato da macchia mediterranea arbustiva ricca di erica, corbezzolo, lentisco e mirto con la gariga e alcune piccole estensioni di lecceta.